La lezione di sabato 29 marzo, alle ore 17.30, al Teatro Comunale, è incentrata sul grande dramma shakespeariano, sulla giustizia, sul senso dell'onore e della storia. Lo scontro tra Bruto e Marcantonio sul destino di Cesare, di Roma, della Storia stessa.
“La discussione attorno al protagonista della tragedia – spiega l'Assessore alla cultura, Renato Bisonni - è molto accesa. Alcuni ritengono sia Cesare, causa di tutta l'azione e centro di ogni discussione, altri invece ritengono sia Bruto. Sabato prossimo, a teatro, ascoltando le spiegazioni di Catà e la lettura di brani della tragedia ognuno potrà formarsi la sua idea”.
La scena dell'assassinio di Giulio Cesare è forse la parte più conosciuta della tragedia, insieme al discorso di Marco Antonio. Cesare viene avvertito dall'indovino e dalla moglie, con poteri di premonizione, che la sua vita sta per terminare. Ignora tuttavia l'avvertimento e, durante una riunione del Senato, viene assassinato. Lo colpisce prima Casca, poi Bruto. La storia insegna che Cesare, morendo, pronunciò “tu quoque Bruto”; Shakespeare aggiunge la risposta di Bruto “Allora cadi, o Cesare”, a significare che Cesare si rifiutò di sopravvivere ad un tradimento da parte di una persona (Bruto) in cui lui aveva riposto la sua fiducia.
Data inserimento: 2014-03-28 10:29:50
Data ultima modifica: 2014-03-28 16:45:38
Scritto da: Redazione