“Dopo una breve attesa- racconta il signor Pietro Alberto Brugnoni- all’orario previsto per l’esame, vengo fatto accomodare nell’unità operativa: mi viene descritto l’intervento, la procedura e gli eventuali rischi. Non mi sento un paziente sconosciuto ma una persona a cui un intero staff dedica attenzione. Vengo blandamente anestetizzato ed il personale segue passo passo che il farmaco faccia il suo intervento e poi si inizia. L’esame viene condotto con estrema manualità, dominando lo strumento di indagine quasi come fosse una naturale estensione del personale medico che segue le immagini sul monitor”.
Racconto che prosuegue: “Lo staff, nel frattempo non parla di vicende personali, dello sport, o di altro argomento estraneo, come spesso accade, facendoti sentire un estraneo, un numero a cui devono eseguire un indagine per loro di routine, ma ti segue e ti intrattiene con domande inerenti l’indagine. E’ una sensazione positiva, sei tu al centro dell’attenzione. Bravi, continuate così, grazie”.
Data inserimento: 2015-05-20 17:29:24
Data ultima modifica: 2015-05-22 10:51:58
Scritto da: Redazione