Infatti, le donne hanno pensioni più basse "perché, da lavoratrici dipendenti, avevano bassi livelli d'inquadramento rispetto agli uomini e per molti anni, purtroppo ancora oggi, hanno dovuto abbandonare il lavoro dipendente per accudire la prole ed assistere i familiari in condizione di fragilità (genitori, suoceri, handicap, ecc.) non avendo potuto usufruire nel passato di servizi sociali quali asili nido e servizi adeguati di assistenza alle fragilità in genere". Il lavoro a domicilio, "svolto prevalentemente da donne, era mal retribuito con contribuzione previdenziale versata all'Inps minimale o inesistente per alcuni periodi".
La cifra lorda mensile delle pensioni percepite nel territorio provinciale fermano pari a 901,11, in media inferiore di euro 52,03 alle altre province delle Marche e anche il risultato di altri due fattori: anzitutto, le difficoltà a far applicare i contratti nazionali di lavoro ai datori di lavoro nel territorio provinciale e questo, secondo Filiaci, "è testimoniato dalle dure lotte sindacali degli anni settanta con blocchi stradali a Monte Urano e Montegranaro, appunto, per l'applicazione dei contratti nazionali di settore". Contratti che, quindi, "sono stati applicati in ritardo rispetto ad altri territori provinciali nelle Marche; una situazione che, successivamente, ha comportato una costante vigilanza sindacale per far rispettare i diritti previsti per i lavoratori". Tuttavia, precisa il responsabile Spi, "nonostante l'attività sindacale intensa l'applicazione di livelli inferiori rispetto alle mansioni svolte è risultata molto diffusa."
Inoltre, va sottolineato che il 65,99% del totale delle pensioni di vecchiaia sono da lavoro autonomo caratterizzato prevalentemente da piccolissime ditte individuali, artigiani, commercianti, coltivatori diretti che versavano la contribuzione minima obbligatoria all'Inps.
Oggi, per aiutare i percettori di queste misere pensioni in questo territorio provinciale con le pensioni più basse delle Marche, conclude Filiaci, "lo Spi Cgil, insieme alla Cgil, è costantemente impegnato nella contrattazione sociale con i Comuni, gli Ambiti sociali, l'Asur Area Vasta 4, per ottenere sgravi fiscali, agevolazioni tariffarie e per migliorare le condizioni socio sanitarie".
Data inserimento: 2018-04-09 11:08:47
Data ultima modifica: 2018-04-09 12:31:20
Scritto da: Redazione